OIES Talk. Federico Brambilla CEO del team Exeed racconta l’iniziativa Lady Esports: “C’è un movimento femminile in Italia da incoraggiare”

Sette calciatrici di quattro squadre di serie A insieme a tre gamers di Exeed si sono sfidati su Fifa 20 in un evento in diretta su Twitch.

A scendere in campo sono state Claudia Ferrato, Maria Luisa Filangeri e Nicole Lauria dell’U.S Sassuolo, Serena Ceci della Florentia San Giminiano, Benedetta Glionna e Valeria Pirone dell’Hellas Verona Women e Giorgia De Vecchis dell’Empoli Ladies.

L’evento è stato promosso da Exeed e da L Football, web magazine che si occupa del campionato femminile di calcio. Nell’intervista esclusiva per i membri dell’OIES, Federico Brambilla, Ceo di Exeed, racconta come è nato e che impatto ha avuto Lady Esports

di Riccardo Lichene

Com’è nato l’evento Lady Esports?

L’evento è nato in collaborazione con Tiziana Pikler, giornalista del Sole 24 Ore e responsabile di L Magazine. Insieme abbiamo convenuto che la presenza femminile negli Esports in Italia è ancora contenuta. Per questo ci siamo adoperati per lanciare un primo progetto che coinvolgesse le nostre realtà.

Qual è stata la reazione delle calciatrici che avete contattato?

Alcune, e persino alcuni coach, si sono riscoperti dei grandi appassionati di videogiochi. Qualcuna giocava a FIFA lo faceva offline e con le sue colleghe, mai in ambiente live. Altre che praticavano già il mondo dello streaming erano entusiaste e conoscevano i ragazzi che giocavano perché fanno parte del loro pubblico. Le interazioni, poi, tra i nostri giocatori e le calciatrici sono state esilaranti: si è creato un momento di divertimento e di sana competizione.

Come lo avete organizzato?

Organizzare l’evento è stato una sfida perché nessuno fino a quel momento era riuscito a portare delle calciatrici su Twitch o comunque a organizzare delle attività con loro.

C’è sempre stata una mancanza di comunicazione tra i due mondi, quello dello sport e quello degli Esports, ma queste attività possono contribuire a unirli.

Noi come Exeed abbiamo unito due settori che nell’ultimo anno sono stati sotto i riflettori: quello del calcio femminile, grazie alle ottime partite delle ragazze della Nazionale al Mondiale, e quello degli Esports che cresce di popolarità giorno dopo giorno.

Così abbiamo unito anche due pubblici: quello prettamente della generazione Z appassionato a Twitch e quello che i media avevano attirato con la copertura del Mondiale femminile di calcio.

Un elemento su cui riflettere è che entrambi i settori non sono regolamentati: sia il campionato femminile di calcio, sia gli Esports. Ci siamo trovati davanti alle stesse problematiche e stiamo valutando se portare avanti insieme i nostri sforzi.

Come è stata accolta l’iniziativa?

Sia dai player, che dai club, che soprattutto dalla community, l’iniziativa è stata accolta benissimo.

I nostri giocatori sono stati molto bravi nell’accompagnare il nostro pubblico a conoscere realtà e valori che magari non avevano ancora incontrato. Vedendo i commenti abbiamo apprezzato l’atmosfera positiva che si respirava. 

Quali sono stati i risultati?

Durante le live dei nostri ragazzi la sera riusciamo a mettere insieme dai 40 ai 70mila utenti unici e il riscontro è stato davvero ottimo. In media abbiamo avuto un picco sui nostri tre stream (i giocatori di Exeed erano Hollywood, Dagnolf96 e Ribera) di 1250 persone attive nello stesso momento. Sarebbe andata sicuramente ancora meglio se avessimo avuto la fascia serale, che diciamo è il prime time di Twitch.

Pensi che ci saranno più opportunità per le atlete esportive nel prossimo futuro?

Io amo questo settore soprattutto perché tutti giocano ad armi pari e nella stessa categoria. Tutti hanno le stesse possibilità. A differenza dell’attività fisica dove le differenze sono biologiche, per giocare al computer non ci sono barriere d’ingresso per nessuno.

In questo senso il mondo Esports è un settore unico nel suo genere. Noi come Exeed abbiamo delle figure femminili nel team: a febbraio abbiamo aperto un team di Just Dance con una partnership con Ubisoft.

Visto che l’Esports è sia comunicazione che competizione abbiamo aperto questa divisione pensando alle fiere per creare intrattenimento per tutta la famiglia.

Ora le giocatrici stremmano ogni giorno e sono delle player ufficiali Exeed. Sto anche cercando di aprire un titolo con una presenza competitiva femminile. È uno dei nostri obiettivi per posizionarci all’interno del mercato Esports e mostrare le loro potenzialità.